Amyn Amlani: «I pazienti hanno bisogno di essere seguiti da professionisti in grado di adattare l’apparecchio alle esigenze individuali»
In attesa dell’imminente approvazione da parte della FDA del regolamento sugli apparecchi acustici OTC, negli Stati Uniti gli esperti continuano a discutere su quali conseguenze sulla salute pubblica potrà portare la vendita libera di questi dispositivi e se questa tipologia di strumenti per l’amplificazione del suono possa effettivamente aumentare l’adozione di ausili auditivi.
Gli apparecchi acustici OTC (over the counter) sono una nuova categoria di apparecchi che i consumatori potranno presto acquistare direttamente nei negozi, nelle farmacie e online, senza l’intermediazione di un professionista dell’udito.
Classificati come dispositivi medici, questi strumenti sono un’alternativa molto più economica agli attuali apparecchi acustici regolati dalla FDA, disponibili soltanto presso audiologi e otorinolaringoiatri.
L’apertura di questo nuovo mercato aumenterà negli USA il tasso di adozione di apparecchi acustici? I fattori da considerare per rispondere a questa domanda sono molti, come spiega Amyn M. Amlani, PhD, audiologo con una lunga carriera accademica e aziendale, in un’intervista pubblicata su The Hearing review a gennaio 2021.
In questi ultimi anni il tasso di adozione degli apparecchi acustici è aumentato al ritmo del 3-4% annuo. Secondo l’intervistato si tratta di una crescita fisiologica, che va di pari passo con l’invecchiamento della popolazione e quindi delle persone con presbiacusia.
Secondo Amlani, gli apparecchi acustici OTC sono prodotti che in teoria potrebbero fare concorrenza agli apparecchi acustici tradizionali, soprattutto per la notevole differenza di prezzo (600 dollari circa rispetto a 4-6mila dollari).
In un mercato in cui il fattore prezzo ha sempre rappresentato uno dei maggiori ostacoli per l’adozione di apparecchi acustici, la messa in vendita di questi prodotti potrebbe effettivamente rivoluzionare le cose, soprattutto per le fasce della popolazione con meno risorse economiche.
D’altra parte, come fa notare Amlani, sul mercato sono già disponibili da anni prodotti come i cosiddetti PSAP, i dispositivi indossabili di amplificazione del suono, con una tecnologia molto simile a quella degli apparecchi acustici regolamentari. I PSAP sulla carta sono destinati ai normo udenti e non dovrebbero essere utilizzati per compensare la perdita di udito, ma in realtà sono acquistati anche per questo motivo.
In USA si è discusso molto anche della possibilità di introdurre sovvenzioni federali per l’acquisto degli apparecchi acustici, ma un intervento di questo tipo è molto improbabile, in quanto, al di là del prezzo del dispositivo, a incidere sulla spesa sono soprattutto i servizi necessari connessi all’utilizzo dell’apparecchio acustico.
I pazienti, infatti, hanno bisogno di essere seguiti nel tempo da professionisti in grado di adattare alle esigenze individuali l’apparecchio, di regolarlo nel tempo in base alla perdita uditiva e di fornire altri servizi di assistenza e manutenzione. Questa, secondo l’intervistato, è probabilmente la ragione per cui il governo americano ha preferito autorizzare la vendita di apparecchi OTC piuttosto che percorrere la strada della sovvenzione.
In realtà, una soluzione più efficace per abbattere la barriera dei costi e rendere gli apparecchi alla portata di più fasce di popolazione, secondo Amlani, è la possibilità di effettuare un pagamento rateale.
Chi vive con un reddito fisso, condizione molto comune tra gli anziani, può facilmente versare una piccola somma ogni mese, piuttosto che affrontare in un’unica rata tutto il costo. In questo modo si rendono accessibili a più persone i dispositivi acustici, senza rinunciare all’assistenza e alla guida degli operatori professionali.