Una revisione descrittiva della letteratura ha delineato lo stato di avanzamento delle conoscenze sul ruolo delle valutazioni elettrofisiologiche e genetiche della perdita dell’udito congenita, strumenti che insieme possono fornire informazioni fondamentali per indirizzare le terapie e prevederne gli esiti.
Dal punto di vista genetico, l’ipoacusia congenita è una patologia estremamente eterogenea: sono stati individuati oltre 130 geni responsabili di sordità non sindromica, con più di 8.000 varianti, che danno origine a innumerevoli combinazioni tra genotipi e fenotipi. Inoltre, più di 700 patologie sono associate con la perdita dell’udito.
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