I sintomi e i danni psicosociali possono variare molto: utili i questionari sulla qualità di vita per aiutare nella consulenza del paziente e guidare il trattamento.
L’otite media cronica (OMC) è una delle principali cause di visite mediche, prescrizioni di antibiotici e interventi chirurgici; provoca ipoacusia trasmissiva temporanea e aumenta il rischio di ipoacusia neurosensoriale permanente. Il tasso di incidenza globale dell’OMC è stimato in 4,8 nuovi episodi ogni 1.000 persone, con un numero totale annuo di casi di 31 milioni. Nel 2004, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che 65-350 milioni di persone soffrono di OMC a livello globale.
Molte malattie croniche dell’orecchio medio (CMED) si presentano con sintomi di differenti gravità, come secrezioni, otalgia, vertigini, ipoacusia, arrivando a ridurre le capacità di comunicazione con un impatto negativo sulla Qualità della Vita (QoL). Per quanto si stabiliscano approcci terapeutici individuali, nuovi materiali, tecniche chirurgiche o protesi, è necessaria una segnalazione standardizzata della QoL in accompagnamento ai risultati oggettivi, ottenuti da tecniche uditive o chirurgiche.
Un recente studio ha analizzato le caratteristiche della QoL e valutato l’associazione tra QoL e capacità uditiva in soggetti adulti sottoposti a trattamento chirurgico per differenti tipi di CMED. Poiché non tutti i CMED sono necessariamente trattati chirurgicamente, i questionari QoL possono aiutare nella consulenza del paziente e nel guidare il trattamento.
Lo studio
In questo studio di coorte prospettica, sono stari coinvolti 108 pazienti (55 femmine, 53 maschi) con un’età media di 51,0 (DS 15,9) anni. I pazienti sono stati sottoposti ad audiometria tonale e hanno completato lo Zurich Chronic Middle Ear Inventory (ZCMEI-21) sia prima che dopo l’intervento.
Lo Zurich Chronic Middle Ear Inventory è uno strumento internazionale e validato specifico della malattia per valutare i sintomi delle CMED e il loro impatto sulla QoL. Tale questionario presenta una valutazione completa dei sintomi correlati all’orecchio e un’indagine completa sul danno psicosociale.
Le indicazioni per l’intervento di chirurgia timpanomastoidea erano: otite media cronica (OMC) con colesteatoma (n=46; epitimpanico [n = 39]; della pars tensa [n = 7]) o senza colesteatoma (n=22), mastoidite (con [n=15] o senza colesteatoma ricorrente [n=10]), revisione di ossiculoplastica (n = 14) e fibrosi meatale postinfiammatoria (n = 1). Il periodo medio di follow-up tra l’intervento chirurgico e il postoperatorio è stato di 183 giorni.
Effetti sulla qualità di vita
Il presente studio riporta sintomi diversi e diversi livelli di qualità di vita, a seconda del tipo di CMED. Sebbene sia stato riscontrato un miglioramento complessivo clinicamente rilevante della QoL dopo la terapia chirurgica, l’analisi dei sottogruppi ha rivelato solo un miglioramento significativo dell’OMC con colesteatoma epitimpanico, dell’OMC senza colesteatoma e della mastoidite senza colesteatoma ricorrente.
Prima dell’intervento, il punteggio medio ZCMEI-21 ha mostrato differenze statisticamente significative tra i diversi tipi di CMED (p = 0,007): la mastoidite senza colesteatoma mostrava la QoL più bassa, mentre i punteggi QoL migliori erano attribuiti ai pazienti con OMC con colesteatoma della pars tensa, probabilmente dovuti alla moderata compromissione dell’udito.
I pazienti con colesteatoma hanno ottenuto valori migliori della QoL al questionario ZCMEI-21 prima dell’intervento e hanno mostrato un cambiamento minore nei punteggi totali ZCMEI-21 rispetto ai pazienti sottoposti a obliterazione mastoidea. I sintomi di accompagnamento della mastoidite (vertigini, otorrea, frequenti visite mediche) possono spiegare disturbi soggettivi più elevati in contrasto con i sintomi clinici spesso mancanti nel colesteatoma.
In questo studio, l’analisi dei sintomi specifici ha rivelato una più alta incidenza di secrezione auricolare e vertigini in pazienti con mastoidite indipendentemente dalla presenza di colesteatoma.
Ad un periodo medio di follow-up di 183 giorni, non sono state osservate differenze statisticamente significative nei punteggi ZCMEI-21 tra i diversi tipi di CMED (p=0,67).
Trattamento chirurgico: esami strumentali e non solo
I dati riportati in questo studio incoraggiano la futura valutazione della qualità di vita in diversi tipi di CMED in studi più ampi. I risultati suggeriscono che la chirurgia di revisione funzionale può migliorare significativamente la QoL se ben indicata. Nei pazienti con indicazione solo alla chirurgia funzionale (es. mastoidite senza colesteatoma) è stata osservata la peggiore QoL. Tuttavia, in questi tipi di CMED, la QoL guida la decisione per il trattamento chirurgico risultando non solo associata all’udito, ma anche ad altri sintomi, quali acufeni, secrezioni o vertigini. Questi aspetti sono considerevolmente importanti e dovrebbero essere valutati utilizzando questionari specifici per malattia convalidati nella pratica clinica e nella ricerca, con l’obiettivo di integrare la storia clinica e fornire informazioni standardizzate riportate dai pazienti, quantificando la qualità di vita.
Reference
Bächinger D, Großmann W, Mlynski R, Weiss NM. Characteristics of health-related quality of life in different types of chronic middle ear disease. Eur Arch Otorhinolaryngol. 2021 Oct;278(10):3795-3800. Epub 2020 Nov 26. PMID: 33242111.
Ralli M; Quaranta N; Canale A; Röösli C; Milella C; De Robertis V; De Soccio G; Greco A; Ralli G; Albera R; De Vincentiis M; Huber Alexander M.; Bächinger D. Cross-cultural Adaption and Validation of the Zurich Chronic Middle Ear Inventory Translated into Italian (ZCMEI-21-It) – a Prospective Multicenter Study, Otology & Neurotology: March 2019 – Volume 40 – Issue 3 – p 351-358.