Nei giorni scorsi la British Association for Paediatric Otolaryngology (BAPO) ha pubblicato uno statement che integra quanto già dichiarato in precedenza da ENTUK, di cui l’associazione fa parte, con un focus particolare sull’ambito pediatrico.
In particolare, i colleghi inglesi sottolineano come allo stato attuale delle conoscenze «il 13% dei bambini infetti è asintomatico e i soggetti sintomatici hanno sintomi lievi […]. I bambini possono quindi svolgere un ruolo importante nella trasmissione virale, inclusa la trasmissione fecale-orale».
Inoltre, considerando che la maggior parte delle condizioni ORL pediatriche non comporta gravi danni o situazioni potenzialmente letali per un periodo di 3 mesi, sarebbe opportuno sospendere e rinviare gli interventi non necessari e le visite di persona al fine di contenere la diffusione del virus SARS Cov2. È noto – riferiscono – che soltanto una piccola percentuale di patologie ORL pediatriche può rappresentare un rischio per la vita o causare gravi danni alla salute.