La diagnosi precoce e il trattamento del fallimento di impianto cocleare (CIF) sono cruciali e impegnativi, soprattutto nei pazienti pediatrici per i quali l’udito riveste un ruolo fondamentale nello sviluppo del linguaggio. La diagnosi è impegnativa e richiede tempo, ma rappresenta una parte fondamentale del follow-up post-impianto. Secondo i diversi studi, il tasso di insuccesso varia complessivamente tra il 4-15% e può essere suddiviso in tre categorie principali: lieve, severo e iatrogeno.
Il fallimento lieve è definito come la presenza di sintomi e segni di guasto del dispositivo, non supportati da test di integrità oggettivi. In questo tipo di fallimento, i pazienti presentano uno scarso miglioramento e/o sintomi come mal di testa persistente, vertigini, acufeni, stimolazione facciale e rifiuto ad usare il dispositivo; con possibilità di regressione o soluzione dopo la sostituzione dell’impianto. In caso di fallimenti severi, l’impianto non funziona correttamente – interruzione dell’input uditivo – e si registrano risultati anormali nei test di integrità. I fallimenti iatrogeni includono tutti i motivi medici non correlati al guasto elettronico, come infezioni, necrosi del lembo, traumi e migrazione degli elettrodi.
Un recente studio israeliano ha voluto descrivere le diagnosi di insuccesso dell’impianto cocleare con un focus sui fallimenti lievi, i sintomi correlati e le differenze tra fallimenti lievi e severi.
Lo studio sui fallimenti chirurgici lievi e severi
Il suddetto studio ha effettuato una revisione retrospettiva delle cartelle cliniche di un centro pediatrico, su tutti i pazienti che hanno registrato un insuccesso nel periodo 2000-2020. Su 1004 interventi chirurgici di impianto cocleare, sono stati inclusi 72 casi di insuccesso chirurgico (7,2%), di cui 60 pediatrici (età media 3,1 anni) e 12 adulti (età media 44,6 anni). Venticinque casi sono stati classificati come fallimenti severi, 26 lievi e 21 iatrogeni. Sono stati raccolti i dati di tre differenti case produttrici (Advanced Bionics, Cochlear, Med-El) analizzando i sintomi presentati per ciascuna di esse.
Lo studio ha analizzato i sintomi dei bambini con fallimenti lievi e severi e ha valutato i punteggi CAP (Categories of Auditory Performance) pre e post reimpianto, misurando le performance sovraliminari come indice di capacità percettiva nella vita quotidiana.
I risultati
Dall’indagine dei sintomi dei bambini con insuccesso lieve e severo, è emerso che i pazienti con fallimento lieveavevano maggiori probabilità di presentare cefalea, vertigini o acufeni. Complessivamente, i sintomi più comuni nel sottogruppo lieve includevano mal di testa o dolore locale (38,5%), acufene (34,6%), vertigini (30,8%), stimolazione facciale (15,4%), rifiuto ad usare il processore vocale (15,4%) e disconnessioni (11,5%); inoltre, 20/26 bambini (77%) presentavano più di un sintomo.
Il punteggio CAP post-sostituzione era significativamente più alto (4,96 vs 1,12, p <0,001) nei 23 bambini su cui era stata eseguita questa indagine pre e post-ricollocamento.
Analizzando i sintomi presentati dai pazienti impiantati per ciascuna delle case produttrici di appartenenza, è stata trovata una correlazione tra produttori e sintomi specifici. Nello specifico, è stato registrato un più alto tasso di stimolazione facciale e disconnessioni in Advanced Bionics (AB), scarsa progressione in Med-El e vertigini e acufeni con Cochlear. La consapevolezza e la significatività di questi dati, può favorire una diagnosi precoce di insuccesso lieve.
Fallimento lieve: una diagnosi complessa
Lo studio ha mostrato che l’insuccesso lieve è un quadro comune del fallimento di impianto cocleare. I risultati post-rimozione nei casi di fallimento lieve, suggeriscono che il test di integrità eseguito prima della rimozione dell’impianto cocleare malfunzionante, può riportare un alto tasso di falsi negativi. Inoltre, la diagnosi di fallimento lieve si basa su disturbi soggettivi e mancanza di sviluppo del linguaggio, ritardando e rendendo difficili la diagnosi e il trattamento.
Per questi motivi, il fallimento lieve pone una sfida diagnostica e sottolinea l’importanza della consapevolezza da parte dell’équipe implantologica e riabilitativa, dei centri educativi e dei genitori su cambiamenti funzionali e comportamentali. A tal proposito, gli autori suggeriscono di effettuare ripetute mappature e valutazioni da parte del rappresentante clinico dell’azienda e verifiche funzionali del dispositivo da parte dei produttori; oltre alle già prefissate valutazioni cliniche ed esami relativi al progresso funzionale, alla base del follow-up post-operatorio e del processo decisionale.
Reference
Yosefof E, Hilly O, Ulanovski D, et al. Cochlear implant failure: diagnosis and treatment of soft failures. Acta Otorhinolaryngol Ital 2021; 41:566-571. https://doi.org/10.14639/0392-100X-N1583.