Oggi, 5 Ottobre 2020, parliamo di

Gli italiani continuano a non fidarsi dei vaccini

Indagine dell’Università di Milano rivela una scarsa propensione degli italiani per il vaccino anti influenzale. E verso un possibile vaccino Covid-19.

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Il 60% degli italiani non ha intenzione di ricorrere al vaccino influenzale per il prossimo inverno e soltanto la metà accetterebbe un eventuale vaccino contro il Covid-19.

Lo rivela un’indagine condotta da DOXA in collaborazione con un gruppo di ricercatori dell’Università Statale di Milano guidato dall’epidemiologo Carlo La Vecchia.

Il vaccino antinfluenzale è da sempre a carico del Servizio Sanitario Nazionale Italiano (SSN) per gli over 65 anni e per gruppi di lavoratori selezionati.

A causa della pandemia COVID-19, il limite di età è stato esteso a tutta la popolazione dai 60 anni in su e ai bambini. Tuttavia, soltanto una percentuale limitata della popolazione accetta di essere vaccinata contro l’influenza stagionale.

Il prossimo inverno, la vaccinazione antinfluenzale ha una particolare rilevanza per la salute pubblica, poiché la sovrapposizione di influenza e una persistente pandemia di COVID-19 potrebbe sovraccaricare i servizi sanitari.

Da qui la necessità di capire cosa ne pensano gli italiani. Nelle indagini settimanali regolarmente condotte da Doxa sono state incluse cinque domande sul vaccino anti influenzale e un potenziale vaccino COVID-19. Agli intervistati è stato chiesto l’uso regolare annuale del vaccino antinfluenzale, l’uso nell’inverno precedente, i consigli sul vaccino da parte del medico di famiglia, gli atteggiamenti nei confronti dell’influenza e di un potenziale vaccino anti COVID-19 quest’anno.

L’indagine si è svolta tra il 16 e il 28 settembre e si è basata su un campione di 1055 individui (546 donne, 509 uomini), rappresentativi della popolazione italiana di età compresa tra 15 e 85 anni in termini di sesso, età, area geografica e stato. I dati sono stati raccolti utilizzando interviste web assistite da computer (CAWI).

I risultati dell’indagine

In Italia, il 21,2% dei soggetti ha riferito di sottoporsi regolarmente a vaccinazione antinfluenzale, il 6,4% solo alcuni anni e il 72,4% mai. La percentuale di utilizzatori di vaccini antinfluenzali era più alta nelle donne (23,1%) e in particolare nella popolazione di 55 anni e oltre (41,9%).

Tali risultati stati confermati, come domanda di convalida, dalla percentuale di soggetti che hanno riportato di aver effettuato il vaccino antinfluenzale lo scorso anno, il 24,4% nella popolazione generale e il 47,6% in quella di 55 anni e oltre. Circa un terzo degli intervistati ha riferito di avere ricevuto in passato dal proprio medico di famiglia la raccomandazione di vaccinarsi contro l’influenza.

Circa il 40% della popolazione italiana sostiene l’intenzione di vaccinarsi contro l’influenza il prossimo inverno (21,7% certamente, 19,1% probabilmente), e la proporzione sale a circa il 60% (41,3% certamente, 17,5% probabilmente) a 55 anni e oltre.

E per il possibile nuovo vaccino anti Coronavirus?

Un potenziale vaccino COVID-19 sarebbe accettato soltanto dal 54% della popolazione (20,4% certamente, 33,3% probabilmente) e la proporzione di accettazione sale al 58,2% (29,8% sicuramente) sopra i 55 anni. Le proporzioni di accettazione del vaccino sono leggermente più alte nelle donne che negli uomini, mentre non sono state riscontrate differenze sostanziali tra le diverse aree geografiche italiane.

L’indagine indica quindi che, anche se l’atteggiamento nei confronti della vaccinazione antinfluenzale tende a essere quest’anno più favorevole rispetto al passato, la grande maggioranza (oltre il 60%) della popolazione e oltre il 40% dei soggetti dai 55 anni in su non intende comunque effettuare la vaccinazione per il prossimo inverno.

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