Oggi, 11 Aprile 2024, parliamo di

Ipoacusia congenita: l’opzione delle tecnologie digitali per informare i genitori

Uno studio danese pubblicato sulla rivista International Journal of Pediatric Otorhinolaryngology ha valutato l’impiego di un’app che descrive il significato della plasticità neuronale ai fini riabilitativi.
Considerate tra le forme più frequenti di disabilità funzionale nella società attuale, le ipoacusie congenite severe o profonde riguardano ogni anno un bambino su 2.000, che nel 95% dei casi è nato da genitori normoudenti. Alla base di un intervento che consenta di ottenere risultati apprezzabili in termini di capacità uditive e di sviluppo del linguaggio parlato c’è la plasticità neuronale. È stato infatti dimostrato che la stimolazione dei centri uditivi a livello cerebrale rappresenta un fattore determinante e che questo deve avvenire quanto prima e quanto più spesso possibile nelle prime età evolutive, pena il rischio di compromettere la quali...
Questo contenuto è riservato agli utenti iscritti al portale
oppure effettua l'accesso