Considerate tra le forme più frequenti di disabilità funzionale nella società attuale, le ipoacusie congenite severe o profonde riguardano ogni anno un bambino su 2.000, che nel 95% dei casi è nato da genitori normoudenti. Alla base di un intervento che consenta di ottenere risultati apprezzabili in termini di capacità uditive e di sviluppo del linguaggio parlato c’è la plasticità neuronale. È stato infatti dimostrato che la stimolazione dei centri uditivi a livello cerebrale rappresenta un fattore determinante e che questo deve avvenire quanto prima e quanto più spesso possibile nelle prime età evolutive, pena il rischio di compromettere la quali...
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