Un gruppo multidisciplinare di ricercatori e clinici è riuscito nell’impresa di creare, con la stampa 3D, un endoscopio ottico ultrasottile di nuova concezione in grado di fornire immagini ad alta risoluzione in parti anatomiche particolarmente strette e delicate, come i capillari e la coclea.
I risultati del loro lavoro, svolto in collaborazione con colleghi dell’Università di Stoccarda, in Germania, sono stati pubblicati sulla rivista Light Science and Applications.
Il dispositivo comprende una lente stampata in 3D all’estremità di una fibra ottica che ha lo spessore di un capello umano (125 micron).
«L’intero endoscopio, con un involucro protettivo in plastica, è largo meno di mezzo millimetro» afferma Simon Thiele, Group Leader e Optical Design and Simulation dell’Università di Stoccarda. È suo il merito della fabbricazione della piccola lente. «Fino ad ora, non potevamo realizzare endoscopi di alta qualità così piccoli» sottolinea il ricercatore. Oggi con la stampa 3D è possibile.
Per valutare le prestazioni della sonda ultrasottile nella scansione di campioni di tessuto, i ricercatori hanno ripreso con successo un’arteria carotide umana appena asportata.
Secondo quanto riportato questo endoscopio di nuova concezione possiede una “pletora di funzionalità” che trascendono quelle dei metodi con sonde convenzionali, inclusa l’imaging intravascolare di placche e aneurismi per guidare diagnosi e trattamenti, un migliore accesso nei pazienti con vasi anormalmente stretti e la possibilità futura di eseguire l’imaging multifotone all’interno di piccoli organi luminali, consentendo la risoluzione subcellulare e la specificità molecolare in profondità all’interno del corpo. La coclea, parte dell’orecchio interno, è una di queste destinazioni descritte dai ricercatori come “a portata di mano”.
Segui la sezione ATTUALITÀ di ORL.news
Fonte
Li, J., Thiele, S., Quirk, B.C. et al. Ultrathin monolithic 3D printed optical coherence tomography endoscopy for preclinical and clinical use. Light Sci Appl 9, 124 (2020). https://doi.org/10.1038/s41377-020-00365-w