In situazioni di emergenza, la tracheotomia è spesso necessaria. In situazioni sanitarie come quella attuale la procedura richiede ancora più attenzioni per evitare il contagio degli operatori sanitari oltre che dei pazienti stessi. Come trattare dunque i pazienti affetti da COVID-19? E quelli negativi o dubbi?
Di seguito alcune linee guida e raccomandazioni pubblicate dalla Società canadese di otorinolaringoiatria.
Trachetomia sconsigliata sui positivi al SARS-CoV-2
In caso di positività al coronavirus la procedura è fortemente sconsigliata dal momento che espone il personale al contatto diretto con l’apparato respiratorio del paziente, la zona più colpita dall´infezione.
Nel caso però in cui l’intubazione endotracheale non fosse sufficiente a consentire una corretta respirazione, la procedura dovrà comunque essere fatta.
In queste circostanze si deve:
- Paralizzare il paziente per evitare colpi di tosse
- Utilizzare cannule non fenestrate, cuffiate, con palloncino e della misura adatta per evitare quanto più possibile la diffusione del virus
- Prima dell´incisione far avanzare il tubo endotracheale
- Se possibile, cessare la ventilazione durante l´incisione e assicurarsi che la cuffia sia ancora gonfia prima di rincominciare a ventilare. In ogni caso, ridurre al minimo il flusso di ossigeno
- Posizionare lo scambiatore di calore e umidità nel punto di tracheotomia per evitare la propagazione del virus se il tubo dovesse disconnetersi. Rimuoverlo solo se strettamente necessario
- Provvedere a un circuito anestesiologico con ventilazione se possibile manuale
- Fare attenzione alla procedura di broncoscopia, meglio se video
- Indossare tutti i dispositivi di sicurezza necessari (doppi guanti, mascherina con respiratore…) e maneggiare con cautela tutti i dispositivi con cui il paziente entra in contatto
- Limitare il personale in sala che, vista la delicatezza della situazione, è da preferire esperto
Nel caso di pazienti negativi a COVID-19 si raccomanda invece di:
- Eseguire la procedura in camera a pressione negativa e dopo la somministrazione di paralizzanti neuromuscolari in loco per ridurre la produzione e diffusione di aerosol
- Ridurre al minimo il personale sanitario in sala per ridurre la possibilità di contagio. Personale esperto è da preferire
- Indossare comunque mascherine protettive adatte
Infine, con pazienti dal dubbio stato, meglio attenersi alle indicazioni come se fossero positivi. Perciò:
- Evitare se possibile la procedura a favore di un’intubazione
- In caso, indossare tutti i dovuti dispositivi di protezione individuale
- Ridurre il flusso di ventilazione
- Limitare il personale in sala che, ancora una volta, è da preferire esperto
- Evitare di condurre la procedura con il paziente sveglio e la cricotiroidotomia per l´alto rischio di diffusione del virus