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Analizzare il cerume per diagnosticare i tumori

Sperimentato un nuovo metodo di diagnosi dei tumori, chiamato Cerumenogram, basato sulla rilevazione nel cerume di metaboliti organici volatili.

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Per incidenza, morbilità e mortalità, le patologie oncologiche sono le malattie non trasmissibili con il maggiore impatto sulla salute.

La diagnostica attualmente in uso comprende sistemi convenzionali, invasivi e non, basati per esempio sulla clinica, sulla citologia, sui parametri ematici, sulla biopsia e sull’imaging, che però possono presentare limiti oggettivi di sensibilità, specificità e sicurezza che ne riducono l’efficacia.

Accanto a questi, sono state sviluppate procedure, nella maggior parte dei casi invasive, per la ricerca di biomarcatori nei campioni biologici, chiamati biomatrici.

Recentemente sono stati messi a punto anche sistemi non invasivi, che prevedono la rilevazione e lo studio dei metaboliti organici volatili, molecole termicamente stabili che originano nel corso di processi biochimici interni o per esposizione a sorgenti esterne. In particolare, i metaboliti organici volatili endogeni possono originarsi a seguito di processi di stress ossidativo che avvengono nelle cellule tumorali, e quindi possono essere presenti in quantità anomale nei liquidi organici dei pazienti oncologici.

Sono stati condotti diversi studi mirati alla ricerca e all’analisi dei metaboliti organici volatili in diverse biomatrici, con l’obiettivo di sviluppare strumenti diagnostici in oncologia.

Un gruppo di ricerca guidato da João Marcos Gonçalves Barbosa della Federal University of Goiás (Brasile) si è focalizzato sul cerume, che contiene forme concentrate di metaboliti polari e non polari, è meno soggetto a contaminazione rispetto ad altri fluidi corporei e consente un prelievo rapido e indolore dei campioni.

Lo studio sui campioni di cerume

I ricercatori hanno raccolto 102 campioni di cerume sia da soggetti sani (n=50) sia da pazienti oncologici (n=52) con diversi tipi di neoplasia (carcinoma, leucemia e linfoma) in diversi stadi diagnostici e sottoposti o meno a diversi trattamenti (chemioterapia, radioterapia o entrambe).

I campioni sono stati analizzati con la tecnica Headspace/Gas Chromatography-Mass Spectrometry (HS/GC-MS): in questo modo sono stati individuati 158 metaboliti organici volatili, 27 dei quali sono stati identificati, tramite il processo di analisi statistica, come potenziali biomarcatori tumorali. Grazie a questi metaboliti è stato possibile discriminare tra pazienti sani e con tumore nel 100% dei casi.

I vantaggi del Cerumenogram

«Le differenze nella composizione chimica del cerume tra le persone sane e i pazienti con tumore possono essere facilmente monitorate e consentire una diagnosi precoce del cancro» spiegano gli autori dello studio pubblicato nell’agosto del 2019 su Scientific Reports. «Con questo test analitico del cerume, denominato Cerumenogram, è stato infatti possibile discriminare, con un’efficienza del 100%, tra i campioni del gruppo di controllo e quelli dei pazienti con tumore.

Il Cerumenogram può essere quindi considerato un test semplice, rapido ed economico per una diagnosi precoce e precisa del cancro. In base ai dati incoraggianti ottenuti, è auspicabile che questo test diagnostico diventi al più presto di uso comune»

Reference.

Barbosa JMG, Pereira NZ, David LC, et al.Cerumenogram: a new frontier in cancer diagnosis in humans. Sci Rep. 2019 Aug 13;9(1):11722.

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