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Complicanze del diabete: ipoacusia sul banco degli imputati

È ufficiale: i CDC statunitensi e l'ADA hanno riconosciuto la pericolosa correlazione tra diabete e ipoacusia, inserendo la perdita di udito tra i parametri da monitorare annualmente.

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È ufficiale: i CDC statunitensi e l’ADA hanno riconosciuto la pericolosa correlazione tra diabete e ipoacusia, inserendo la perdita di udito tra i parametri da monitorare annualmente.

Il diabete e la perdita dell’udito sono due dei problemi di salute più diffusi nel mondo e più nello specifico in America. Oltre 34 milioni di persone negli Stati Uniti soffrono di diabete e si stima che 34,5 milioni abbiano una qualche forma di perdita dell’udito, riscontrando una notevole sovrapposizione tra questi due grandi gruppi di persone.

In Italia, l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) nel 2016 ha stimato che le persone con diabete erano oltre 3 milioni e 200 mila, il 5,3% dell’intera popolazione (16,5% fra le persone over 65). La diffusione del diabete è quasi raddoppiata in trent’anni, basti pensare che solo nel 1980 coinvolgeva il 2,9% della popolazione. Questo forte incremento, registrato anche dal 2000 dove i diabetici erano poco più di 2 milioni, è dovuto sia all’invecchiamento della popolazione che ad altri fattori, tra cui l’anticipazione della diagnosi e l’aumento della sopravvivenza dei malati di diabete. Secondo le stime AIRS (Associazione Italiana Ricerca Sordità), invece, sono 7 milioni le persone con problemi di udito, corrispondenti al 12,1% della popolazione con una significativa differenziazione tra le classi di età e un aumento significativo con l’invecchiamento – da percentuali che non superano il 25% di chi ha dai 61 agli 80 anni, fino al 50% tra gli over 80.

Le evidenze scientifiche

La pericolosa relazione tra le due patologie è già conosciuta, come raccontato in precedenza da un articolo che prendeva in esame alcuni studi sul rapporto tra diabete e capacità uditiva. Tra le ricerche presentate, trova rilievo uno studio pubblicato nel 2017 sull’International Journal of Epidemiology, per il quale è stato preso in esame un campione di 253.301 normoacusici con diagnosi di diabete ed è stata monitorata nel tempo la capacità uditiva dal 2002 al 2014. Tra i soggetti presi in esame, 2.817 persone hanno sviluppato ipoacusia bilaterale. Tale risultato ha permesso ai ricercatori di dimostrare che vi è una correlazione tra diabete e rischio aumentato di sviluppare ipoacusia.

Uno studio recente, riportato sul sito dell’Associazione Americana per il Diabete, ha riscontrato che la perdita dell’udito è due volte più comune nelle persone con diabete rispetto a coloro che non ne soffrono. Inoltre, degli 88 milioni di adulti negli Stati Uniti che hanno il prediabete, il tasso di ipoacusia è del 30% più alto rispetto a quelli con glicemia normale.

I dati esistenti in letteratura hanno creato una maggiore consapevolezza delle patologie che rappresentano complicanze del diabete. Per questo motivo, il Centro Statunitense per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie e l’Associazione Americana per il Diabete hanno riconosciuto la pericolosa correlazione tra le due patologie, inserendo nei loro rispettivi siti la perdita di udito tra i parametri da monitorare annualmente.

Diabete e ipoacusia: cosa dicono i CDC statunitensi

Lo scorso luglio, il Centro Statunitense per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (US Centers for Disease Control and Prevention) ha pubblicato sulla propria pagina una sezione dedicata alle persone con diabete e alla convivenza con altre patologie, fornendo alcune mosse pratiche di prevenzione da future complicanze. Tra i parametri da monitorare, è stata inserita anche la capacità uditiva oltre alle complicanze cardiache, la salute mentale, degli occhi e dei piedi. Nella loro pagina, vengono riportate le teorie alla base di tale correlazione, i campanelli d’allarme per riconoscere l’ipoacusia e i consigli pratici su come proteggere e conservare al meglio il proprio udito. Alcuni tra i segni di ipoacusia riportati, sono: chiedere spesso di ripetere, alzare eccessivamente il volume di radio o TV, difficoltà nel seguire conversazioni con più di due interlocutori o in ambienti rumorosi. 

Un’ultima ma importantissima raccomandazione che viene fatta è quella di eseguire il controllo dell’udito al momento della diagnosi di diabete e di monitorare annualmente la capacità uditiva mediante esame audiometrico. La necessità di effettuare check-ups dell’udito è riconosciuta anche da un Consiglio di Stato per il diabete: la Carolina del Nord.

Il punto di vista dell’Associazione Americana per il Diabete

Proprio in questi giorni, invece, l’Associazione Americana per il Diabete (American Diabetes Association) ha postato un articolo in merito alla correlazione tra diabete e ipoacusia. Inizialmente, viene presentata l’incidenza di ipoacusia in America, confrontandola con i numeri dei pazienti affetti da diabete. Successivamente, vengono riportati i segni iniziali per riconoscere l’ipoacusia e si raccomanda una visita dallo specialista in caso di sospetta perdita dell’udito. In particolare, viene consigliato di rivolgersi inizialmente al proprio medico di base e poi di effettuare un controllo specialistico più approfondito da un Otorinolaringoiatra o Audiologo-foniatra. L’articolo riporta a uno studio secondo il quale la perdita di udito è due volte più comune nei soggetti affetti da diabete rispetto a coloro che non ne soffrono.

Tra gli aspetti sull’udito che vengono approfonditi, c’è la manifestazione progressiva dell’ipoacusia e la conseguente difficoltà nel notare i primi sintomi. Viene ribadita l’importanza del ruolo di familiari e amici che spesso rappresentano le prime figure a notare le difficoltà uditive nel soggetto che ne soffre.

Reference

https://www.cdc.gov/diabetes/managing/diabetes-hearing-loss.html

https://www.diabetes.org/diabetes-and-hearing-loss

https://www.istat.it/it/archivio/202600