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Ipoacusia improvvisa: cause, sintomi e trattamenti

Il termine “ipoacusia improvvisa” (o sordità improvvisa) indica una perdita uditiva che si manifesta improvvisamente o in un tempo ristretto.

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Il termine “ipoacusia improvvisa” (o sordità improvvisa) indica una perdita uditiva che si manifesta improvvisamente o comunque in un periodo di tempo molto ristretto (meno di 24 ore).

Più precisamente, dal punto di vista clinico, l’ipoacusia improvvisa si identifica con un deficit uditivo di tipo neurosensoriale superiore a 30 dB in almeno 3 frequenze contigue, identificato all’esame audiometrico. La diminuzione della funzione uditiva è dovuta alla sofferenza da parte dei recettori neurosensoriali che si trovano nella coclea, la componente dell’orecchio interno che “traduce” gli stimoli acustici in impulsi nervosi da trasmettere al cervello.

Nella maggior parte dei casi la riduzione della capacità uditiva è unilaterale, ma in alcune situazioni può essere bilaterale.

La sordità improvvisa ha una incidenza variabile tra 5 e 20 casi circa ogni 100.000 persone all’anno nel mondo, mentre nei Paesi più industrializzati l’incidenza è in media di 1 caso ogni 3.000 persone all’anno.

Può colpire a ogni età, ma la sua comparsa è più frequente negli adulti tra i 40 e i 55 anni, ed è molto rara nei bambini e nei giovani. Non ci sono differenze nell’incidenza di questa patologia tra uomini e donne.

Cause dell’ipoacusia improvvisa

Una riduzione dell’udito improvvisa può comparire anche per cause banali, come la presenza di un tappo di cerume oppure infiammazioni dell’epitelio del condotto uditivo: in questo caso, però, le parti interessate sono l’orecchio esterno e quello medio, i disturbi sono meno gravi e si risolvono spontaneamente nella gran parte di casi (si parla di patologie trasmissive).

La sordità improvvisa propriamente detta, invece, è una patologia percettiva, che coinvolge l’orecchio medio e l’orecchio interno, e può avere conseguenze più gravi se trascurata o non trattata in modo adeguato.

Nella maggior parte dei casi, le cause della perdita improvvisa della funzione uditiva rimangono sconosciute: solo nel 10% circa dei soggetti si arriva a individuare uno o più fattori specifici che possono aver causato questa condizione.

Le possibili cause possono essere identificate nelle seguenti categorie:

  • infezioni virali e malattie infettive in generale, per esempio meningite, parotite, morbillo, rosolia, sifilide, infezione da Herpes simplex o citomegalovirus, HIV, mononucleosi, toxoplasmosi
  • traumi (per esempio trauma cranico, fratture temporali, trauma acustico), effetti collaterali di un intervento chirurgico all’orecchio, fistola perilinfatica (un’apertura tra l’orecchio medio e quello interno che può essere congenita o può formarsi come conseguenza di un forte cambiamento di pressione, per esempio durante un’immersione subacquea)
  • disturbi circolatori, in particolare patologie del microcircolo cocleare, che provocano un blocco improvviso della circolazione sanguigna nell’orecchio interno e un danno alla coclea. Nei soggetti a rischio di malattie tromboemboliche, una riduzione del flusso di sangue alla coclea può provocare sordità improvvisa
  • malattie autoimmuni, per esempio patologie autoimmuni dell’orecchio interno, colite ulcerosa, lupus eritematoso sistemico, granulomatosi di Wegener, sindrome di Cogan
  • malattie neurologiche, per esempio sclerosi multipla o neurosarcoidosi
  • assunzione di sostanze tossiche per l’orecchio, per esempio farmaci ototossici
  • alcuni tumori, per esempio neurinoma acustico (un tumore benigno del nervo acustico), meningioma, linfoma, mieloma, leucemia.

Sono stati individuati anche alcuni fattori di rischio per l’insorgenza di ipoacusia improvvisa:

  • ipertensione
  • ipercolesterolemia
  • obesità
  • sedentarietà
  • fumo di sigaretta
  • diabete
  • consumo eccessivo di alcol
  • stress
  • esposizione a rumori troppo forti senza le adeguate protezioni acustiche.

Sintomi dell’ipoacusia improvvisa

Il primo sintomo di ipoacusia improvvisa è, naturalmente, una riduzione totale o parziale della capacità uditiva da un orecchio o, più raramente, da entrambi, che compare senza alcun segnale di avvertimento in un arco di tempo ristretto: il suono è percepito come attutito, si fa fatica a comprendere le parole degli interlocutori, specialmente al telefono. In alcuni casi la sordità è da subito totale, in altri peggiora con il tempo.

La sintomatologia può comprendere anche acufeni e rumori insoliti nell’orecchio, capogiri, vertigini, disturbi dell’equilibrio, senso di nausea, sensazione di pressione nell’orecchio. Generalmente, invece, l’ipoacusia improvvisa non provoca dolore all’orecchio.

La gravità dei sintomi varia da una moderata riduzione della capacità uditiva alla sordità totale; anche le manifestazioni di deficit uditivo possono essere diverse da persona a persona, e riguardare tutte le frequenze o solo alcune.

In presenza di una perdita improvvisa della funzione uditiva lo specialista otorinolaringoiatra deve essere consultato al più presto per individuare il trattamento più opportuno.

Se trascurata, infatti, l’ipoacusia improvvisa può provocare un danno permanente, fino alla perdita dell’udito. In particolare, se le cause sono circolatorie, la riduzione dell’afflusso di sangue alla coclea anche per un periodo di tempo limitato può danneggiare la funzione uditiva in modo definitivo.

Diagnosi dell’ipoacusia improvvisa

Una diagnosi tempestiva dell’ipoacusia improvvisa è fondamentale per impostare una cura che permetta il recupero della capacità uditiva ed eviti un danno permanente. Tuttavia, in molti casi, la diagnosi è ritardata in quanto la riduzione dell’udito viene attribuita spesso alla presenza di un tappo di cerume.

Il percorso diagnostico dell’ipoacusia improvvisa prevede prima di tutto una visita otorinolaringoiatrica, per individuarne le cause, se possibile. Lo specialista raccoglie informazioni sulla modalità di insorgenza dell’ipoacusia, sui sintomi associati e su eventuali disturbi dell’udito preesistenti, effettua la visita e prescrive eventuali esami di approfondimento

L’otoscopia è utile per valutare le condizioni del condotto uditivo e della membrana timpanica, individuare eventuali alterazioni dell’orecchio esterno e medio e la presenza di ostruzioni dovute al cerume. 

Vengono poi effettuate indagini audiometriche e vestibolari, che possono comprendere: l’esame audiometrico tonale liminare a frequenze prestabilite, l’audiometria vocale, l’audioimpedenzometria, i potenziali evocati uditivi, il test di Fowler, l’esame vestibolare, la misurazione delle emissioni otoacustiche.

In particolare, l’esame audiometrico tonale liminare è l’esame di riferimento per la diagnosi di ipoacusia improvvisa quando evidenzia una perdita neurosensoriale superiore a 30 dB che interessa almeno tre frequenze consecutive. Inoltre, è fondamentale per stabilire il livello di gravità della riduzione dell’udito e, nel corso del trattamento, specie nella fase acuta, per valutarne l’efficacia.

Può essere effettuata anche la timpanometria, che consente di studiare la membrana timpanica ed evidenziare la presenza di eventuali perforazioni.

Possono essere necessarie, inoltre, indagini radiologiche, come la TC o la risonanza magnetica con mezzo di contrasto, per uno screening della presenza di tumori delle vie uditive che possono causare un’improvvisa riduzione della funzione uditiva. In alcuni casi possono essere prescritti esami di laboratorio, per esempio nel sospetto che l’ipoacusia possa essere conseguenza di un’infezione dovuta a un virus.

Spesso l’anamnesi è già sufficiente per ipotizzare un’ipoacusia improvvisa, ma le ulteriori indagini sono utili per confermare la diagnosi e valutare le caratteristiche e le eventuali cause della perdita di udito, in particolar modo negli anziani e nei bambini piccoli, che spesso non sono in grado di riferire i sintomi con precisione.

Trattamento dell’ipoacusia improvvisa

Circa la metà dei soggetti colpiti da sordità improvvisa, soprattutto se monolaterale, ha un miglioramento spontaneo dei sintomi senza necessità di intervento entro tempi brevi, spesso entro 24 ore. Il recupero parziale della capacità uditiva o la guarigione totale in seguito al trattamento avviene circa in 3 soggetti su 4, con tempi che variano da persona a persona. Nel restante 25% circa dei casi, il danno uditivo è permanente.

Nei casi in cui è possibile individuare una causa per l’ipoacusia improvvisa, la terapia è mirata a eliminarla: per esempio, se il disturbo è dovuto all’utilizzo di un farmaco ototossico il medico potrà suggerire un’alternativa, se disponbile; se la causa è autoimmune potranno essere prescritti farmaci immunosoppressivi specifici; se è presente un tumore si definirà la terapia oncologica o chirurgica appropriata.

Queste situazioni, però, rappresentano una piccola percentuale: nella maggioranza dei casi la causa è sconosciuta e il trattamento di prima scelta si basa sull’assunzione di corticosteroidi, che hanno una forte azione antinfiammatoria. Possono essere prescritti anche farmaci vasoattivi, cioè in grado di aumentare il flusso di sangue alla coclea, contrastando gli effetti dei disturbi della circolazione che provocano mancanza di ossigeno nell’area cocleare e sono tra le principali cause di ipoacusia improvvisa.

Per lo stesso motivo, quando la risposta ai farmaci è insufficiente spesso si ricorre all’ossigenoterapia iperbarica (HBOT), che aumenta la pressione parziale di ossigeno nel sangue e nei fluidi dell’orecchio interno che portano nutrimento alle cellule della coclea e del vestibolo. Il trattamento avviene in una camera di decompressione (camera iperbarica) e può avere effetti collaterali, che possono però essere minimizzati con opportuni accorgimenti e precauzioni durante il trattamento.

Non in tutti i casi, come detto, il trattamento porta a guarigione totale: se la conseguenza di un attacco di ipoacusia improvvisa è una riduzione della funzione uditiva, si possono avere benefici dall’utilizzo di apparecchi acustici.

La prevenzione dell’ipoacusia improvvisa non è sempre possibile, in quanto nella grande maggioranza dei casi non se ne conoscono le cause. Tuttavia, poiché molto spesso la riduzione dell’udito è dovuta a disturbi della circolazione, è utile evitare i fattori di rischio cardiovascolare, adottando uno stile di vita corretto.

Inoltre, è buona norma evitare di esporsi a rumori troppo forti e per un tempo prolungato senza le adeguate protezioni acustiche.

Reference

  1. Emilio Mevio E, Richichi M (a cura di). Le ipoacusie improvvise. Quaderni Monografici di Aggiornamento A.O.O.I. (Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani). Disponibile all’indirizzo: https://www.aooi.it/contents/attachment/c11/AOOI_QMA_22_LR.pdf
  2. National Institute on Deafness and Other Communication Disorders. Sudden Deafness. Disponibile all’indirizzo: https://www.nidcd.nih.gov/health/sudden-deafness
  3. Kuhn M, Heman-Ackah SE, Shaikh JA, Roehm PC. Sudden sensorineural hearing loss: a review of diagnosis, treatment, and prognosis. Trends Amplif. 2011;15(3):91-105.

 

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Ipoacusia improvvisa: cause, sintomi e trattamenti

 

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