Oggi, 1 Marzo 2021, parliamo di

Maratona dell’udito 2021: «Per la prevenzione serve gioco di squadra»

Si terrà il 2 e il 3 marzo, in modalità online, l’evento su scala globale dedicato alla salute dell’udito.

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«La grande novità di quest’anno è la consapevolezza che per raggiungere grandi obiettivi bisogna sviluppare una grande alleanza» riassume così, a caldo, Riccardo Cattaneo, Chief Regulatory Officer di Amplifon, il senso dell’edizione 2021 della Maratona dell’udito, iniziativa promossa da Udito Italia Onlus, associazione che fa parte del World Hearing Forum (WHF), un organismo istituito dall’OMS come rete globale per la promozione della salute dell’udito nel mondo.

La maratona di quest’anno, o meglio l’Hear-a-thon, è il più grande evento mai realizzato prima in tema di udito. Il 2 ed il 3 marzo Udito Italia Onlus si unirà, insieme a oltre 100 Paesi in contemporanea, per dare vita a una due giorni durante la quale il tema centrale sarà la prevenzione della perdita uditiva e la sensibilizzazione verso i disturbi uditivi. Una discussione aperta e franca tra istituzioni, medici, ricercatori, associazioni, operatori sanitari, aziende del settore, giornalisti e testimonial.

Prosegue Cattaneo: «L’obiettivo principale è sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di promuovere la salute dell’udito, attraverso una maggiore e più semplice accessibilità alle nuove tecnologie e ai servizi disponibili sul territorio nazionale».

Riccardo Cattaneo, Chief Regulatory Officer di Amplifon.

Dal punto di vista normativo siamo infatti fermi al DPCM del 2017. «È uno strumento che, sul fronte dell’ipoacusia, risulta largamente disatteso dalle Regioni perché contiene impasse legislativi sui quali è venuto il momento di lavorare con l’obiettivo di superarli e offrire ai cittadini che ne hanno bisogno un aiuto concreto» sottolinea Cattaneo. «Come CRS siamo impegnati, da 50 anni, a promuovere sia sul pubblico sia sugli specialisti la cultura della prevenzione come “arma” essenziale per migliorare la qualità della vita, sempre in un’ottica di sostenibilità economica del Servizio sanitario nazionale».

Anche se il periodo in cui viviamo è “dominato” dalla pandemia da Covid-19, questo non significa che le altre patologie non esistano. Non se ne parla molto, ma i pazienti affetti da ipoacusia non sono affatto scomparsi. Anzi. Proprio l’uso delle mascherine, strumenti fondamentali per la prevenzione dell’infezione da SARS-Cov2, è uno dei principali problemi per chi ha difficoltà uditive. «È fondamentale mettere a fuoco il messaggio che la rimediazione acustica, oggi, è un investimento sul domani: spendi oggi per risparmiare molti più soldi nei prossimi anni» evidenzia Cattaneo. «Purtroppo su questo fronte in Italia manca ancora una vera cultura della prevenzione. Anche per questo proprio in questi giorni abbiamo lanciato come Amplifon la nuova edizione della nostra piattaforma globale Ci Sentiamo Dopo/Listen Responsibly, che, grazie anche al contributo della comunità medico-scientifica, intende portare la cultura della prevenzione nelle scuole di tutto il territorio italiano».

Maratona dell’udito: obiettivo informare

In perfetta sintonia, Udito Italia Onlus il cui obiettivo in occasione della Giornata Mondiale dell’Udito 2021 è proprio quello di sensibilizzare la cittadinanza intera nei confronti di una disabilità spesso non evidente, ma non per questo meno grave. E che merita di essere posta al centro del dibattito politico e sanitario, in Italia e nel mondo.

Sappiamo infatti che i problemi uditivi riguardano oltre sette milioni di italiani, un miliardo di persone in tutto il mondo. Con tutte le conseguenze sulla vita quotidiana e sul loro benessere.

Da qui l’esigenza, raccolta da Udito Italia Onlus, ribadita dall’OMS di costituire una Nuova Alleanza per l’Udito, incentrata sulle politiche di prevenzione della perdita uditiva.

Quali saranno i prossimi passi? «Anzitutto il 3 marzo sarà firmato il Manifesto di Udito Italia Onlus e pubblicato il World Report on Hearing dell’OMS» conclude Cattaneo «documento che conterrà le linee guida da condividere con il Ministero della Salute. Una base di partenza per intavolare con le Istituzioni un dialogo e lavorare tutti assieme, in uno spirito di squadra, alla prevenzione della perdita uditiva».